domenica 31 ottobre 2010

IL CATTOLICO


Oggi, pultroppo, il mondo si sta sempre più paganizzando. Il paganesimo con la sua cultura e superstizione si sta diffondento a macchia d'olio.

Molti cattolici, pur prefessandosi tali, conoscono e praticano poco la fede cattolica.

Ma basta davvero definirsi cristiani per esserlo realmente? Niente affatto!

Il vero cattolico crede realmente a quello che insegna la sua fede e si sforza di mettere in atto i comandamenti ed insegnamenti di Gesù. Per questo motivo Gesù afferma: "Chi mi ama osserva la mia parola".

Noi cattolici non possiamo adeguarci al mondo, noi stiamo nel mondo ma non siamo del mondo.

Domani, noi cattolici, festeggiamo la festa di Ognissanti. La figura dei santi deve essere per noi un esempio di vita cristiana.

Orsù, dunque, incamminiamoci verso la strada delle virtù e della santità.

sabato 30 ottobre 2010

ETERNITA'

«E' venuto Gesù per dirci che ci vuole tutti in Paradiso e che l'inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore».
Benedetto XVI

giovedì 28 ottobre 2010

CROCIFISSO


"Che gran libro è il Crocifisso! E' maestro di tutte le virtù...Il Crocifisso è il libro più sapiente che tu possa leggere. Se tu conoscessi tutti gli altri libri, ma non conoscessi questo, rimarresti nell'ignoranza.
( Padre Francesco Bersini)

mercoledì 27 ottobre 2010

LA SANTITA'


Dice il papa:
[...] Giorno dopo giorno la Chiesa ci offre la possibilità di camminare in compagnia dei santi.

La loro esperienza umana e spirituale mostra che la santità non è un lusso, non è un privilegio per pochi, un traguardo impossibile per un uomo normale; essa, in realtà, è il destino comune di tutti gli uomini chiamati ad essere figli di Dio, la vocazione universale di tutti i battezzati.

La santità è offerta a tutti; naturalmente non tutti i santi sono uguali, e non necessariamente è un grande santo colui che possiede carismi straordinari.
Ce ne sono infatti moltissimi i cui nomi sono noti soltanto a Dio, perché sulla terra hanno condotto un’esistenza apparentemente normalissima. E proprio questi santi “normali” sono i santi abitualmente voluti da Dio.

Il loro esempio testimonia che, soltanto quando si è a contatto con il Signore, ci si riempie della sua pace e della sua gioia e si è in grado di diffondere dappertutto serenità, speranza e ottimismo.

martedì 26 ottobre 2010

Cattolici bambini


Caro Amico, noi siamo invitati da Gesù ad essere bambini - pena l'impossibilità di entrare nel Regno dei Cieli - perciò temiamo di definirci "adulti" come certuni - per giustificare la propria disobbedienza morale e dottrinale alla Chiesa - amano definirsi.L'amore al prossimo - poi- non significa, come oggi si usa fare,cedimento e concessione alcuna sul piano dottrinale. Chi resta fermo e irremovibile sulla dottrina - cioè il cattolico - è poi pronto ad accogliere con amore l'errante, ma mantenendo fermissima la condanna senza appello dell'errore. Per amore del prossimo, quindi, si deve dire e testimoniare la verità, non sottacerla. Oggi spesso si spaccia l'accettazione delle dottrine eretiche come amore per l'errante.L'amore per l'errante (l'eretico) implica, per noi cattolici, sempre l'accoglienza della sua persona ma la confutazione senza cedimenti della sua eresia.


Tratto dal blog di don Camillo

lunedì 25 ottobre 2010

La preghiera


Cari amici,
Alcuni mi scrivono lamentandosi che da tanto tempo chiedono delle grazie a Dio senza essere ascoltati. Sembra quasi che Dio sia sordo alle loro invocazioni. Ma Dio ascolta o non ascolta?
Dio ascolta sempre. Anzi, sa già ciò di cui noi abbiamo bisogno prima ancora che glielo chiediamo. A volte ci dà le grazie senza che le domandiamo. Ma noi non ci facciamo caso.
Dio ascolta sempre, ma non sempre interviene subito. "La Madonna ama farsi pregare" diceva la piccola Bernadette. Se intervenisse subito, smetteremmo di pregare. Dio ci ascolterebbe immediatamente, se non non cessassimo di pregare. La preghiera è il nutrimento dell'anima. Conservandoci nella preghiera, Dio ci fortifica nel cammino di santità.
Chiediamo a Dio con fiducia nella certezza che Lui provvederà secondo la sua sapienza e bontà. Non diamo ordini a Dio. Esponiamo i nostri bisogni e restiamo nella pace. Nessuna preghiera rimane inascoltata. In Cielo vedremo l'efficacia delle nostre preghiere che qui in terra sembravano inascoltate.
Tratto da: Lettere di padre Livio

giovedì 7 ottobre 2010

FALSE DEVOZIONI - i critici

Vi sono sette specie, a mio avviso, di falsi devoti e di false devozioni alla Santa Vergine: 1. i devoti critici: 2. i devoti scrupolosi; 3. i devoti esteriori; 4. i devoti presuntuosi; 5. i devoti incostanti; 6. i devoti ipocriti; 7. i devoti interessati.

I devoti critici sono di solito dei sapienti orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che in fondo hanno una certa devozione alla Santa Vergine, ma criticano, perché contrarie al loro gusto, quasi tutte le pratiche di devozione che le persone semplici compiono semplicemente e santamente in onore di questa buona Madre. Essi mettono in dubbio tutti i miracoli e i racconti riferiti da autori degni di fede, o tratti dalle cronache degli ordini religiosi, che attestano le misericordie e il potere della Santissima Vergine. Con fatica tollerano la vista di persone semplici e umili inginocchiate a pregare Dio davanti a un altare o ad un'immagine della Santissima Vergine,o nell'angolo di una strada; le accusano perfino di idolatria, come se adorassero il legno o la pietra; sostengono che, per ciò che li riguarda, essi non amano affatto queste devozioni esteriori, e non sono cosi deboli di spirito da prestare fede a tanti racconti e storielle attorno alla Santa Vergine. Quando vengono loro riportate le lodi meravigliose che i Padri innalzano alla Santa Vergine, rispondono che si tratta di oratoria esagerata, oppure danno di quelle paroleuna falsa spiegazione.
Questa specie di falsi devoti e di gente superba e mondana sono molto da temere e fanno un torto infinito alla devozione alla Santissima Vergine: essi riescono ad allontanarne la gente, col pretesto di eliminarne gli abusi.

Tratto da: La vera devozione a Maria
di san Luigi Maria Grignion de Montfort