mercoledì 18 novembre 2009

BELLEZZA DELLA DEVOZIONE

Cara Filotea, la gente comune dice male della devozione e dipinge le persone devote immusonite, tristi, imbronciate, e insinua che la devozione rende malinconici e insopportabili. Ma lo Spirito Santo, per bocca di tutti i Santi, e nostro Signore, con la sua Parola, ci assicurano che la vita devota è dolce, facile e piacevole.

La gente vede che i devoti digiunano, pregano, sopportano le ingiurie, servono gli infermi, assistono i poveri, fanno veglie, controllano la collera, dominano le passioni, fanno a meno dei piaceri dei sensi e compiono altre azioni simili a queste, di per sé e per loro natura aspre e rigorose; ma non riesce a vedere la devozione interiore e cordiale che trasforma queste azioni in piacevoli, dolci e facili.

Lo zucchero rende dolci i frutti un pò acerbi ed elimina ciò che è nocivo in quelli troppo maturi; la devozione è il vero zucchero spirituale, che toglie amarezza alle mortificazioni ed elimina ciò che può esserci di dannoso nelle consolazioni: toglie la collera ai poveri e l'ansia ai ricchi; la desolazione a chi è oppresso e l'insolenza ai fortunati; la tristezza a chi è solo e la distrazione a chi è in compagnia.
Essa è come il fuoco in inverno e la rugiada in estate; sa affrontare e soffrire la povertà; trova ugualmente utile l'onore e il disprezzo; riceve il piacere e il dolore in maniera quasi sempre uguale, e ci colma di una meravigliosa soavità.

Cara Filotea, devi credermi: la devozione è la dolcezza delle dolcezze e la regina delle virtù, perché è la perfezione della carità. Se la carità è il latte, la devozione ne è la crema; se è una pianta, la devozione ne è il fiore; se è una pietra preziosa, la devozione ne è lo splendore; se è un unguento prezioso, ne è il profumo soave che conforta gli uomini e rallegra gli Angeli.

Tratto da: Filotea
di san Francesco di Sales

Nessun commento:

Posta un commento