martedì 12 gennaio 2010

Il secondo mezzo per salvarsi: LA MEDITAZIONE

Gli uomini hanno una condotta cosi diversa dalle massime della credenza, perché non meditano mai le verità, che pur credono.
Una solo massima del Vangelo ben meditata fece risolvere S. Antonio a lasciare il mondo e ritirarsi nel deserto. Fù per mezzo della meditazione che divenne tutto di Dio S. Francesco Saverio, e passo dalla dissipazione al raccoglimento, dalla rilassatezza all'esercizio della perfezione più sublime la celebre monaca di Roma suor Maria Bonaventura.
E' nella meditazione ove Dio ci dà con più abbondanza i suoi lumi e le sue grazie, per cui noi conosciamo i nostri difetti, e risolviamo correggerli; i nostri doveri, e proponiamo adempierli; le virtù che ci mancano, e ci animiamo ad acquistarle.
Proponetevi dunque di fare ogni giorno o la mattina o la sera, ma sarà meglio la mattina, un quarto d'ora di meditazione.
Se non sapete farla altrimenti, fatela leggendo e considerando un qualche libro devoto che parli della verità della fede, della vita di Gesù Cristo, e specialmente della sua Passione.
Non lasciate dunque passare giorno senza leggere almeno per un quarto d'ora qualche libro di spirito. Sono ottimi a questo intento:
La dottrina di San Giovanni della Croce dello Scaramelli,
L'imitazione di Cristo,
Filotea di San Francesco di Sales,
Il combattimento spirituale dello Scupoli ecc..

Tratto da un manuale di devozione

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