mercoledì 10 novembre 2010

I Cavalieri dell' Immacolata

La devozione alla Madonna è quanto mai necessaria in questi nostri difficili tempi, nei quali il demonio sembra moltiplicare i suoi sforzi per diffondere il male nel mondo, rovinare le anime e, in particolar modo, disgregare le famiglie. La devozione alla Madonna è fondamentale per superare tutte queste difficoltà. Proprio perché questi tempi sono difficili, il cristiano deve rivolgersi a Colei che è la Debellatrice del maligno. Con spirito profetico, san Luigi parla di un’era mariana, nella quale sorgeranno grandi Santi, i quali propagheranno la devozione alla Santa Vergine. Rifacendosi a delle rivelazioni avute da un’anima santa, egli insegna che:
«L’Altissimo con la sua santa Madre devono formarsi dei grandi Santi, i quali supereranno in santità la maggior parte degli altri Santi [...]. Queste anime grandi, piene di grazia e di zelo, saranno prescelte da Dio perché combattano i suoi nemici, che insorgeranno frementi da ogni parte. Esse saranno in particolar modo devote di Maria Santissima, rischiarate dalle sua luce, nutrite del suo latte, guidate dal suo spirito, sostenute dal suo braccio, custodite sotto la sua protezione [...]. Esse indurranno tutti con le loro parole e i loro esempi alla vera devozione a Maria» (VD 47-48).

Continuando il suo Trattato, san Luigi scrive che «per mezzo di Maria la salvezza del mondo ebbe inizio, e per mezzo di Maria deve avere il suo compimento» (VD 49). Bisogna far dunque conoscere Maria al mondo intero poiché «Ella è la via immacolata per andare a Gesù Cristo e trovarlo perfettamente, per mezzo di lei lo devono trovare le anime sante destinate a risplendere in santità. Chi troverà Maria, troverà la vita [...]» (VD 50).
È quanto mai necessaria la devozione alla Madonna perché:
«Il diavolo, ben sapendo di aver poco tempo, e più poco che mai, per trarre a rovina le anime, raddoppia ogni giorno i suoi sforzi e i suoi attacchi: susciterà infatti quanto prima crudeli persecuzioni e tenderà orribili insidie ai servi fedeli e ai veri figli di Maria, che vince più difficilmente degli altri» (VD 50).

Il demonio è furente, ma l’Immacolata «è terribile di fronte al diavolo e ai suoi seguaci, come un esercito schierato in battaglia» (VD 50). Il fedele servo di Maria non avrà nulla da temere: Ella lo proteggerà e lo farà trionfare su tutti i suoi nemici. San Luigi si dilunga a parlare di questi fedeli servitori di Maria, i quali, come Cavalieri dell’Immacolata, combatteranno la buona battaglia del bene. Di questa battaglia tra l’Immacolata e il demonio si parla nelle prime pagine della Bibbia, ove si legge: «Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà il capo e tu le insidierai il calcagno» (Gen 3,15).

La Madonna è la Nemica per eccellenza del maligno perché è l’Immacolata, è Colei che neppure per un istante è stata sotto il dominio del peccato e del demonio. Per questo motivo, il maligno la odia in modo particolare, e, per questo motivo, Dio si serve di Lei per sconfiggere satana e tutti i suoi emissari. San Luigi scrive che i demoni «temono più uno solo dei suoi sospiri [di Maria] per qualche anima, che le preghiere di tutti i Santi, e una sola delle sue minacce contro di loro, che tutti gli altri tormenti» (VD 51).Pertanto, Dio vuole che la Madonna sia ora più che mai conosciuta, amata e onorata (cf VD 55). Ma, per farla conoscere, c’è bisogno di chi parli di Lei alle anime. San Luigi scrive dunque degli umili suoi servi, i quali «si consacreranno interamente al suo servizio, in qualità di sudditi e schiavi d’amore» (VD 55) e la faranno conoscere alle anime. Questi “Apostoli di Maria” «sperimenteranno le sue dolcezze e bontà materne, e l’ameranno col tenero affetto di figli prediletti; allora conosceranno le misericordie di cui Ella è piena» (ivi). Questi “Cavalieri dell’Immacolata” saranno «fuoco ardente» (VD 56) e, ben purificati dal fuoco di grandi tribolazioni, metteranno dappertutto la fiamma del Divino Amore; saranno «nubi tonanti» (VD 57) contro il peccato, che smaschereranno ovunque esso si nasconda. Essi avranno «il Crocifisso nella mano destra e la corona nella sinistra, i sacri Nomi di Gesù e di Maria sul cuore» (VD 59) e la mortificazione in tutto il loro tenore di vita.

«Ecco i grandi uomini che devono arrivare, e che Maria formerà per ordine dell’Altissimo» (ivi). Così si conclude il primo capitolo del Trattato, facendo comprendere tutto il desiderio dell’Autore per l’avvento di questo tempo di grazia, di questo “Tempo di Maria”. San Luigi intravide questo tempo e sospirò: «Ma quando e come avverrà questo? [...] Dio solo lo sa: compito nostro è di pregare, sospirare ed attendere in silenzio» (ivi).
È molto bello accostare la profezia di san Luigi con la promessa che la Madonna diede a Fatima: «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà». Trionferà certamente, ma la Madonna chiede le nostre preghiere per affrettare questo evento di grazia.

di Padre Stefano M. Miotto, FI
Tratto da: Il Settimanale di Padre Pio