domenica 9 gennaio 2011

Domande sul primo comandamento


Perché si dice in principio: Io sono il Signore Iddio tuo?
In principio dei comandamenti si dice: Io sono il Signore Iddio tuo, perché conosciamo che Dio, essendo il nostro Creatore e Signore, può comandare quello che vuole, e noi, sue creature, siamo tenuti ad obbedirgli.

Che cosa Iddio ci ordina colle parole del primo comandamento: Non avrai altro Dio avanti di me?
Con le parole del primo comandamento: Non avrai altro Dio avanti di me, Iddio ci ordina di riconoscere, di adorare, di amare e servire Lui solo, come nostro supremo Signore.

Che cos'è l'idolatria?
Si chiama idolatria il dare a qualche creatura, per esempio ad una statua, ad un'imagine, ad un uomo, il culto supremo di adorazione dovuto a Dio solo.

Come si trova espressa nella Sacra Scrittura questa proibizione?
Nella Sacra Scrittura si trova espressa questa proibizione con le parole: Tu non ti farai scultura, né rappresentazione alcuna di quel che è lassù nel cielo e quaggiù in terra. E non adorerai tali cose, né ad esse presterai culto.

Proibiscono queste parole ogni sorta d'immagini?
No certamente; ma soltanto quelle delle false divinità, fatte a scopo di adorazione, come facevano gl'idolatri. Ciò è tanto vero che Iddio stesso comandò a Mosè di farne alcune, come le due statue di cherubini sull'arca, e il serpente di bronzo nel deserto.

Che cosa è la superstizione?
Si chiama superstizione qualunque devozione contraria alla dottrina e all'uso della Chiesa, come anche l'attribuire ad un'azione o ad una cosa qualunque una virtù soprannaturale che non ha.

Che cosa è il sacrilegio?
Il sacrilegio è la profanazione di un luogo, di una persona o di una cosa consacrata a Dio e destinata al suo culto.

Che cosa è l'eresia?
L'eresia è un errore colpevole dell'intelletto, per cui si nega con pertinacia qualche verità della fede.

Quali altre cose proibisce il primo comandamento?
Il primo comandamento ci proibisce altresì qualunque commercio col demonio e l'aggregarsi alle sètte anticristiane.

Chi ricorresse al demonio o lo invocasse, commetterebbe grave peccato?
Chi ricorresse al demonio o lo invocasse commetterebbe un peccato enorme, perché il demonio è il più perverso nemico di Dio e dell'uomo.

È lecito interrogare le tavole così dette parlanti o scriventi, o consultare in qualunque modo le anime dei trapassati mediante lo spiritismo?
Tutte le pratiche dello spiritismo sono illecite, perché superstiziose, e spesso non immuni da intervento diabolico, e perciò furono dalla Chiesa giustamente proibite.

Il primo comandamento proibisce forse di onorare ed invocare gli Angeli e i Santi?
No, non è proibito onorare ed invocare gli Angeli e i Santi; anzi dobbiamo farlo, perché è cosa buona e utile, e dalla Chiesa altamente raccomandata, essendo essi gli amici di Dio e i nostri intercessori presso di Lui.

Essendo Gesù Cristo il nostro unico Mediatore presso Dio, perché ricorriamo anche alla mediazione di Maria santissima e dei Santi?
Gesù Cristo è il nostro Mediatore presso Dio, inquantoché, essendo vero Dio e vero Uomo, Egli solo in virtù dei propri meriti ci ha riconciliati con Dio e ce ne ottiene tutte le grazie. La Vergine poi e i Santi in virtù dei meriti di Gesù Cristo e per la carità che li unisce a Dio ed a noi, ci aiutano con la loro intercessione ad ottenere le grazie che domandiamo. E questo è uno dei grandi beni della comunione dei Santi.

Possiamo onorare anche le sacre imagini di Gesù Cristo e dei Santi?
Si, perché l'onore che si rende alle sacre imagini di Gesù Cristo e dei Santi si riferisce alle loro stesse persone.

E le reliquie dei Santi si possono onorare?
Si, anche le reliquie dei Santi si debbono onorare, perché i loro corpi furono vivi membri di Gesù Cristo, e templi dello Spirito Santo, e debbono risorgere gloriosi all'eterna vita.

Che differenza vi è tra il culto che rendiamo a Dio e il culto che rendiamo ai Santi?
Tra il culto che rendiamo a Dio e il culto che rendiamo ai Santi vi è questa differenza, che Iddio lo adoriamo per la sua infinita eccellenza, e i Santi invece non li adoriamo, ma li onoriamo e veneriamo come amici di Dio e nostri intercessori presso di Lui. Il culto che si rende a Dio si chiama latria cioè di adorazione, ed il culto che si rende ai Santi si chiama dulia cioè di venerazione a' servi di Dio; il culto poi particolare, che prestiamo a Maria santissima, si chiama iperdulia, cioè di specialissima venerazione, come a Madre di Dio.