lunedì 17 ottobre 2011

Bibbia

Che cos'è la Bibbia?
La Bibbia è una raccolta di scritti ispirati da Dio.
"Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perchè l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona." (2 Timoteo 3:16-17)

Cosa significa "ispirata da Dio"?
Significa che Dio ha scelto alcuni uomini e ha ispirato loro di scrivere fedelmente tutte le cose, e soltanto quelle cose che Egli voleva fossero scritte.
"poichè non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio." (2 Pietro 1:21)

Chi, allora, è l'autore principale della Bibbia?
L'autore principale della Bibbia è Dio, dal momento che ha ispirato alcuni uomini a scrivere le cose che Egli ha ordinato, anche se ha permesso loro di scrivere nella propria lingua e stile.
 "Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo; infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo." ( Galati 1:11-12)

Quanti scritti, o libri, ci sono nella Bibbia?
Nella Bibbia ci sono 72 scritti.

Quando tutti questi scritti sono stati messi insieme?
Tutti questi scritti sono stati messi in un unico libro dalla Chiesa Cattolica tra gli anni 350 e 405 d.c.

Come è divisa la Bibbia?
La Bibbia è divisa in due parti principali, l'Antico Testamento e Nuovo Testamento.
L'Antico Testamento contiene le cose che Dio ha detto agli umani dal principio del mondo fino alla venuta del suo Figlio, Gesù Cristo.
Il Nuovo Testamento contiene ciò che Dio ci ha detto per mezzo di suo Figlio e attraverso i suoi apostoli.

E 'possibile fraintendere la Bibbia?
Sì, anche la Bibbia stessa dice:
" cosi egli fà in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina."(2 Pietro 3:16)

Come si può conoscere il vero significato della Bibbia?
Si può conoscere il vero significato della Bibbia solo dall' interprete ufficiale di Dio, la Chiesa cattolica fondata da Gesù stesso.
" Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione" (2 Pietro 1:20)

Dio ha insegnato tutto nella Bibbia?
Dio non ha insegnato tutto nella Bibbia, il resto è nella Sacra Tradizione.
" Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono scritti in questo libro." (Giovanni 20:30)


3 commenti:

  1. Un prete mi ha detto che la storia di Noè e quella di Giuseppe sono storie narrate ma non vere sotto ispirazioni per farci comprendere delle cose tipo l acqua rappresenta la vita ecc è vero o falso ciò che mi ha detto questo prete ?

    RispondiElimina
  2. perchè qualche sacerdote dice che quello che è scritto nella Bibbia sono solo storie narrate ma mai provate cioè sono scritte solo per far capire noi determonate cose ma non sono vere .Adesso io verrei sapere se questa spiegazione datami è vera oppure no ?

    RispondiElimina

  3. Caro fratello in Cristo,
    come tu stesso hai intuito, quel prete ha detto una fesseria. Infatti il Libro della Genesi racconta fatti davvero accaduti, non sono favole! Ovviamente non utilizza un linguaggio da “libro storico”, ma questo non significa che le cose narrate siano favole. È un linguaggio “orientale”, diciamo un po' “poetico”, ma i fatti sono veri.


    Ecco cosa dice il Papa San Pio X nell'Enciclica “Pascendi Dominici grecis”, circa gli errori dei modernisti circa l'esegesi della sacra Scrittura: “Così pure, secondo essi [gli eretici modernisti], nelle sacre Scritture corrono moltissimi sbagli in materia scientifica e storica. Ma, dicono, non sono quelli, libri di scienza o di storia, sì bene di religione e di morale, ove la scienza e la storia sono involucri con cui si coprono le esperienze religiose e morali per meglio propagarsi nel pubblico; il quale pubblico non intendendo altrimenti, una scienza od una storia più perfetta sarebbegli stata non di vantaggio ma di nocumento. Del resto, aggiungono, i Libri sacri, perché di lor natura religiosi, sono essenzialmente viventi: or la vita ha pur essa la sua verità e la sua logica; diversa certamente dalla verità e logica razionale, anzi di tutt'altro ordine, verità cioè di comparazione e proporzione sia coll'ambiente in cui si vive, sia col fine per cui si vive. Finalmente a tanto estremo essi giungono ad affermare, senza attenuazione di sorta, che tutto ciò che si spiega con la vita è vero e legittimo. Noi, Venerabili Fratelli, pei quali la verità è una ed unica, e che riteniamo i sacri Libri come quelli che "scritti sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, hanno per autore Iddio" (Conc. Vat., De Rev. c. 2), affermiamo ciò essere il medesimo che attribuire a Dio la menzogna di utilità o officiosa; e colle parole di Sant'Agostino protestiamo che: "Ammessa una volta in così altissima autorità qualche bugia officiosa, nessuna particella di quei libri resterà che, sembrando ad alcuno ardua per costume o incredibile per la fede, con la stessa perniciosissima regola, non si riferisca a consiglio o vantaggio dell'autore menzognero" (Epist. 28). Dal che seguirà quel che lo stesso santo Dottore aggiunge: "In esse - cioè nelle Scritture - ciascuno crederà quel che vuole, quel che non vuole non crederà". Ma i modernisti apologeti non si dàn pensiero di tanto. Concedono di più trovarsi talora nei Libri santi dei ragionamenti, per sostenere una qualche dottrina, che non si appoggiano a verun ragionevole fondamento, come son quelli che si basano sulle profezie. Vero è che anche questi menan per buoni come artifizî di predicazione legittimati dalla vita. Che più? Concedono, anzi sostengono, che Gesù Cristo stesso errò manifestamente nell'assegnare il tempo della venuta del regno di Dio: ma ciò, secondo essi, non può fare meraviglia, perché Egli ancora era sottoposto alle leggi della vita! Che sarà dopo ciò dei dogmi della Chiesa?”

    RispondiElimina